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A cosa serve la letteratura?

14 Ott 2013
Salve a tutti, il mio nome è Virginia Foderaro e sono la direttrice editoriale delle Edizioni Opposto.
Sono qui per aprire una porta sul vostro mondo di lettori/scrittori, per ascoltare ciò che avete da proporre, come vorreste farvi conoscere, e perché alle volte ci sia una sensazione di incomunicabilità con chi sta dall'altra parte della barricata.

Nel limite del possibile tenterò di rispondere, di suggerire delle vie, di sconsigliarne alcune, incoraggiando sempre quella dell'onestà verso se stessi e verso gli altri.
Con il desiderio di iniziare una discussione che possa appassionare più lettori possibile ho proposto una domanda che può avere tantissime risposte. Questa è: A cosa serve la letteratura?
Per fissare subito dei parametri per la discussione che eventualmente si genererà ho preso a prestito le parole estrapolate da un'intervista di Corrado Bologna, Prof. Ordinario di Filologia romanza all'Università di Roma Tre. Egli dice: "Penso che non ci sia nulla di più necessario della letteratura, cioè di Chisciotte, la sua necessità sta proprio nel fatto che non serve proprio a nulla, cioè che non è al servizio di nulla. A che serve una poesia? Direi che una poesia non serve, è quel dono di cui Giorgio Caproni ci ha parlato in una splendida poesia di Res Amissa: un dono che come una rosa ha le sue spine, dimentichiamo chi ci ha fatto quel dono e ci rimane la rosa. La poesia è questo, la letteratura è questo: una necessaria finzione che non deve portarci fuori dal reale, deve aprire nel reale uno spazio che non è al servizio di nulla, che non serve, e per questo è necessario". -- L'inganno della letteratura - Riflessioni di un esperto sulla figura del don Chisciotte e sul suo valore metaletterario: la letteratura come gesto inutile, che non si cura dell'utile e per questo apre nuove ferite nel reale. --
E così io aggiungo:
Tanto "inutile" quanto irrinunciabile, la finzione della letteratura, della poesia, dell’arte “dimostra che la vita da sola non basta”, citando uno dei grandi della letteratura mondiale, il poeta Fernando Pessoa.
Il messaggio sarà potente, farà riflettere, ci migliorerà e finalmente produrrà espansione nelle coscienze degli uomini. Esempi geniali hanno vissuto nell’Arte e per l’Arte e hanno cambiato il mondo.
E’ così necessario guardare attraverso le lenti deformate e deformanti di questa finzione che questa non perderà mai il suo ruolo di riportare chi assiste alla “Verità”. O almeno io lo credo.
E Voi cosa ne pensate?

Ho pubblicato questo post all'interno dell'argomento NUOVI MEMBRI, se vi fa piacere partecipare alla discussione iscrivetevi e rispondete.

Vi aspetto.
Virginia Foderaro