In principio c’è la poesia. Dopo, l’altra scrittura. In principio c’è la voce della percezione e del magma del pensiero; solo dopo può farsi sentire la voce della ragione e dell’intelletto. Eppure, in principio c’è già la parola. Eccomi dunque a scrivere il controcanto della melodia originaria di “Codici apparenti”, mentre sguardi di io-tu si incrociano tra pensiero e parole, quelli tra primo scrittore e primo lettore. |